martedì 18 ottobre 2011

IL GIOCATORE DI SCACCHI





La versione attendibile del gioco degli scacchi (noto per le capacità logiche e strategiche che bisogna sviluppare) sostiene che sarebbe nato in India nel VI secolo, da cui si sarebbe subito diffuso in Oriente e Occidente.
Ma a me interessa la versione meno attendibile, quella leggendaria. Secondo questa versione gli scacchi sarebbero stati inventati in Persia, su richiesta di un re. Infatti scacco deriva dal persiano “Shah” che significa appunto re.
C’era una volta un re di Persia, talmente annoiato che chiese al Mago di Corte di inventare un gioco divertente, e appassionante che potesse rendergli piacevoli e vive le giornate. In cambio avrebbe potuto chiedergli in cambio qualsiasi ricompensa, anche metà del regno o la sua stessa figlia in sposa.
Il mago di Corte inventò allora il gioco degli scacchi e lo mostrò al re. Il re era entusiasta e gli chiese allora quale ricompensa poteva desiderare.
Il Mago di Corte prese in mano la scacchiera a 64 caselle e gli rispose che gli sarebbe piaciuto molto ricevere come ricompensa soltanto un chicco di riso sulla prima casella, poi il doppio dei chicchi sulla seconda casella, cioè 2, poi il doppio ancora sulla terza casella, cioè 4, poi il doppio dei chicchi della terza sulla quarta, cioè 8, e così via, fino all’ultima casella, la sessantaquattresima.
Il re rise a crepapelle, pensando che il Mago di Corte fosse pazzo. La richiesta gli sembrò stupida e banale e si accinse a soddisfarla senza pensieri.
Chiamò il Gran Ciambellano e ragioniere di corte, e gli affidò il compito di calcolare la quantità totale di chicchi di riso che avrebbe dovuto procacciarsi per poi in seguito regalare al mago di Corte.
Il Gran Ciambellano, particolarmente teso, impiegò un'intera notte per calcolare i chicchi di riso necessari per accontentare il mago di Corte.
20 +21 +22 + 23 + 24 +…263 = 1.85 x 1019
Dieci alla diciannovesima.
Un numero illeggibile!
Per rendersi conto dell’enormità di questo numero, si deve immaginare di distribuire i chicchi del Mago di Corte su TUTTA LA SUPERFICIE TERRESTRE: ogni centimetro quadrato di superficie terrestre dovrebbe essere ricoperto da circa 3 chicchi e mezzo!!!
Non sarebbe quindi bastato tutto il riso del regno e neanche dell'intero pianeta per accontentare il mago di Corte.
Il re, preso coscienza di ciò, si sentì terribilmente umiliato dal mago e lo fece decapitare dai suoi sudditi.
DOMANDA:
CHI È IL RE?
CHI È IL MAGO DI CORTE?
CHI È IL GRAN CIAMBELLANO?
CHI SONO I SUDDITI?
PERCHÉ HO MESSO IL FOTOVOLTAICO?


Ringrazio http://naturamatematica.blogspot.com per l'ispirazione.

10 commenti:

  1. Con un quadrato di 300 Km di lato nel deserto del Sahara si produrrebbe (teoricamente) energia sufficiente al consumo energetico totale mondiale! In realtà tenendo conto della dispersione dovuta al trasporto a quella dovuta all'accumulo per le ore notturne, allo spazio che è necessario lasciare tra i pannelli, sarebbe necessaria una porzione maggiore, ma arrivando a 1400 Km di lato ci saremmo nuovamente. Questo con l'efficienza attuale ed essendo molto cauti. Certo non è poco, ma rispetto alla grandezza di quel deserto neanche così grande. Ma poi chi l'ha detto che si debba utilizzare solo il fotovoltaico? C'è anche l'eolico, l'idrovoltaico, il solare termico, biomassa (da scarti però) e tante altre fonti rinnovabili.
    Questo per dire che se a qualcuno venisse in mente che non c'è abbastanza superficie per il fotovoltaico è fuori strada. Concordo comunque sul fatto che non debba assolutamente andare a toccare terreni produttivi (ma io disincentiverei anche quelli non produttivi, dato che sappiamo in Italia come le etichette si modificano a seconda della convenienza), il fotovoltaico dovrebbe essere utilizzato unicamente sui tetti, magari su tutti i tetti, case, ma anche capannoni (eh no! capannoni vuoti costruiti apposta no eh!), edifici di ogni tipo (a parte monumenti magari), parcheggi ecc.
    Escluso che l'idea fosse questa, possiamo pensare alla popolazione mondiale, al consumo pro capite di risorse e per questo non ho tempo di andare a vedere calcoli fatti o farne a mia volta, ma direi che bisogna vedere quale modello di consumi si prende come riferimento. Se è quello euro-nordamericano mi sa che la popolazione attuale sarebbe già troppa, con altri modelli più sostenibili magari potremmo salire ancora, ma c'è comunque un limite e non credo che siamo molto lontani.
    Dunque in questo caso il re sarebbero i governanti mondiali, ma soprattutto quelli delle economie dominanti, che hanno permesso al mago (il capitalismo sfrenato, il neoliberismo) di occupare tutto, di produrre sempre di più esponenzialmente, con la prospettiva illusoria di dare di di più a tutti. Il gran ciambellano sono gli scienziati (quelli onesti non al servizio del mago) che si sono accorti sello scherzetto che ci sta facendo il mago, i sudditi siamo tutti noi, ma se aspettiamo che ce lo dica il re di decapitare il mago stiamo freschi...
    Ormai il mago ha riempito di giochini il re che, rincoglionito dai suoi gingilli, non si rende conto più di niente, non ascolta più il ciambellano, si illude di spassarsela sempre più e non si accorge che presto non ci sarà più spazio per produrre cibo.

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  2. Obbie è stato piuttosto perspicace, ma io non mi ci metto, non a quest'ora. Attendo delucidazioni dall'autrice.

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  3. Obbie ha centrato il casting...

    I Re, anche nella Storia, non ascoltano MAI i Gran Ciambellani, gli fan fare sempre il lavoro sporco...

    Ammetto che la figura di mago, ancorchè faccia una brutta fine, sia più carismatica del rompiscatole.

    Anche oggi ci sono i rompiscatole.
    Scienziati, quali quelli dell'ASPO (linkati a questo blog e di cui consiglio la lettura), e anche più modesti tecnici esperti di ambiente e territorio, come me.

    Inascoltati, non parliamo MAI di riso denaro, ma sempre di riso fisico, quello che ci alimenta.

    Le leggi della Fisica (come da me innumerevolmente scritto in questo blog) sono le leggi dominanti: semplicemente non puoi andare oltre i limiti di questo piccolo e delicato pianeta verdazzurro.

    Abbiamo tutto qui,sulla Terra, basta capirne il funzionamento e non eccedere nel consumo, soprattutto delle risorse NON RINNOVABILI.

    IL SUOLO non è rinnovabile, come pure il petrolio e le energie fossili in generale.

    Ma anche l'ARIA che non ne può più di anidride carbonica sviluppata dai processi energetici fossili.

    Infatti il conto è già arrivato: dal 2008 crisi alimentare (che noi non sentiamo ancora ma in Africa si.

    Potremmo vivere TUTTI LI', in un paradiso, ma preferiamo estinguerci a quanto pare.

    Che hanno quegli accidenti di dinosauri che non abbiamo pure noi?

    Voglio concludere con due pensieri:

    1) i limiti riguardano anche lo sfruttamento delle energie rinnovabili (non infinite, RINNOVABILI).

    Uso efficiente delle risorse farà si che non ci sia scompenso tra generazioni. E questo capiterà se decideremo a transitare quanto prima in una società stabilizzata e non in crescita. Così videro gli autori nel 1972 dell'oltraggiato ma preciso saggio "Limits to the growth".

    Peccei lo fece scrivere e fondò il Club di Roma.

    E pensate che nel 1970 nemmeno potevano sospettare della fine della ex URSS, dello scatenarsi di economie "in sviluppo" quali Cina, India, Brasile, Indonesia, Sud Africa. Tutte a chiedere altre risorse e a usare quelle globali esistenti, come appunto l'aria.

    2)In 40 minuti di sole si ha l'energia per soddisfare il pianeta per un anno!!

    Non servono campi di concentramento per la produzione di energia elettrica, e non servono reti di distribuzione ovunque e chilometriche. Il sole è DAPPERTUTTO. Basterebbe, limitando ovviamente consumi e pretese, applicare il fotovoltaico ovunque, magari assistito da altre energie solari quali terra, vento e acqua.

    Verò è che dovremmo limitarci tanto, forse troppo. Molte delle cose a cui noi occidentali siamo abituati potrebbero sparire.

    Per esempio gli spostamenti individuali, un eccessivo rinnovo e relativo wasting di un sacco di prodotti.

    Dovremmo concentrare i nostri sforzi collettivi sulle scienze, sulle tecnologie e sulla giustizia sociale, finalmente dando un po' di qualità della vita a chi ora non l'ha: i 5/7 della popolazione mondiale.

    A me spiacerebbe veder sparire, oltre a 25 specie ogni giorno tra flora e fauna, anche l'arte e la musica.

    O magari dover rinunciare a INTERNET eccellente mezzo peer to peer di comunicazione.

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  4. Il fatto è che si ascoltano più volentieri i ciambelculo al posto dei ciambellani.
    Maschio o femmineo fa lo stesso.
    E pure se flaccido, pensando che in gioventù sarà pure stato sodo e aitante.
    Se si legge un'intervista a Ivo Pitangui,rilasciata su Wired or ora, e si pensa che il plastochirurgo soprannominato parla della prorompente tendenza brasiliana a rifarsi le sembianze, da parte di ricchi e poveri, brutti e bruttissimi e anche solo bruttarelli,si capisce a che punto siamo arrivati.
    Non scordiamoci che il Brasile fa parete del BRIC.
    Che non è una cima della catena delle Alpi.
    Bensì il gruppo emergente BRASILE-INDIA-CINA.
    (d'altra parte il duo Cattaneo-Ferilli conferma vero Daniela?)

    Marco Sclarandis

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  5. Ciao Marco.
    Confermo per Cattaneo, della Ferilli so solo che è rifatta come le brasiliane...
    PIU' SILICONE PER TUTTI, allora.

    Sarebbe da capire il perchè di questa fissa per l'aspetto esteriore e dico aspetto e non sostanza, come è per esempio la Pellegrini o chi esercita uno sport.

    E lì vorrei capire perchè devi essere:
    1 - alta almeno 175 cm (io no)
    2 - pesare meno di 50 chili (nemmeno)
    3 - avere i capelli lunghissimi e folti (eh...magari)
    4 - avere le labbrone turgide simil canotto (per fortuna sono naturali)
    5 - magrissima ma con tette enormi stile "mi sto per capotare" (dimagrendo sono scese...)
    6 - occhi enormi ma inespressivi (normali ma acidi)
    7 - nasino (si quello c'è)

    Per i maschietti:
    1 - altezza almeno 190
    2 - peso sui 70 (un filo d'erba)
    3 - capelli folti oppure pelato DOC (alle donne non è concesso)
    4 - tartaruga
    6 - culetto (quindi un decimo dei 70 chili finisce lì o no?)
    7 - sguardo da duro (strabico? miope?)
    8 - nasino (per fortuna qui abbiamo le pari opportunità)

    Apprezzo qualsiasi innovazione.
    Ah, dimenticavo.
    Sul cervello niente da dire.

    NON SERVE.

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  6. ...lol...
    A Occupy Wall Street hanno fermato Naomy Wolf, pare una delle femministe più famose al mondo, perchè non ha consegnato un megafono alla polizia...

    Qui chiedono fidejussioni per i cortei là il permesso per il megafono??? Quindi io che volessi andare là a New York necessiterei del permesso per il permesso di megafonare??

    Intanto i maghi si prendono tutto il riso...e si servono di re deficienti che firmano senza leggere...

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  7. Mi è venuto in mente un titolo per un film cult:I sopravvissuti delle ghiande.

    (Con l'espressione "disastro aereo delle Ande" ci si riferisce all'incidente aereo avvenuto sulla Cordigliera delle Ande il 13 ottobre 1972 e ai drammatici avvenimenti successivi fino al salvataggio dei sopravvissuti alla vigilia di Natale dello stesso anno; nell'incidente e nel periodo seguente persero la vita 29 persone mentre sopravvissero in 16.)(cortesia wikipedia)
    Dalla vicenda citata ne è stato tratto un film.
    C'è un fatto inedito occorso nel quarantennio passato da allora.
    Siamo tutti scritturati in un set planetario dove non c'è più la gerarchia filmica d'una volta.
    Chiunque abbia carisma da re diventa regista,
    comparse,attori,primedonne,caratteristi,divi e imbucati,devono arrangiarsi con l'improvvisazione spinta.
    L'istrionismo è il minimo talento per non essere cacciato dal set.
    Il tutto, sarà nelle sale, o forse capannoni riconvertiti a ricoveri di lunga emergenza, entro il prossimo lustro.
    La scorreggia o rutto improvvisato emesso durante le proiezioni sarà sanzionata severamente.
    Potrebbe essere considerta un segnale in codice per provocare insurrezioni popolari.
    Comunque, lieto fine.
    A sorpresa, naturalmente.

    Marco Sclarandis

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  8. Urka una degenarazione anarcoide della cultura e della società PREVEDI...

    A parte i soliti rivoltosi che facendo puzzette e arie digestive interrompono il flusso di idee... ts ts cattivi.

    Ma a quanto ne so SONO NECESSARIE....
    ;)

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  9. Ehee cara Daniela,immagina di dover ammaestrare una cesta d'anguille insaponate per farle guizzare ordinatamente dentro una damigiana.
    E riuscirci in un paio di pomeriggi.
    Non saprei condensare metaforicamente in meno parole la situazione che ci aspetta nei prossimi cinque anni.
    A meno che non avvenga un evento assolutamente miracoloso dove in una stagione, miliardi di persone riescono a sognare ogni notte quello che di giorno dovrebbero fare affinchè tutto concorra a maggior gloria umana e divina.
    Io stesso oscillo tra l'abulia, la frenesia e la malinconia con cicli che sfidano ogni indagine statistica.
    Nonostante ciò, senza pidpodpad, senza prozac e probiotici, ma con stoica e prosaica determinazione,faccio l'indispensabile per campare e prepararmi al travaglio.
    Ho letto su l'Espresso l'ultima intervista a Naomi Klein.
    Le jeux sont arrivès.
    Il lupo è arrivato ma veste pelliccia sintetica, mangia pecore inscatolate e cosa più importante di tutti, ha il muso nostro di quando noi ci rassegnamo all'avidità.
    Abbiamo quasi sterminato i lupi.
    Ma dove se ne sono finite le loro anime lupesche?.
    Non sotto le fronde delle querce o i musei di storia naturale.
    S'annidano nascoste tra fruscianti sottovesti,
    setosi pigiami, e visitano volentieri anche corpi cenciosi che attendono il riscatto dalla Storia.
    Qui, tra i frequentatori del blog c'è qualcuno che sa praticare la metempsicosi inversa?

    Marco Sclarandis.

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  10. Ciao Marco.

    Più che altro i giochi sono finiti.
    Anche io oscillo come te, ovvero ho momenti di depressione e senso di isolamento, di incomunicabilità perchè non riesco nemmeno a pronunciarle le parole corrette.
    Per fortuna ho l'Amore che mi sorregge, e nonostante sia saldo e forte spesso ad entrambi ci vengono malinconiche botte di depressione perchè ci sembra di lottare nello spazio infinito mentre si sta cadendo...

    Però come te anche io cerco sempre di rialzarmi, perchè se uno può essere definito "eroe" è proprio colui/colei che sbattuto/a a più non posso sul duro terreno torna a rialzarsi, anche se acciaccato/a e indolenzito/a.

    Il mio mito è Willy il coyote per capirci...
    anzi Wilhelmina...

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