martedì 14 giugno 2011

La politica dei cittadini



Per la maggioranza, il governo e soprattutto il padrone di quasi tutto sono tempi duri.
Dopo la batosta delle aministrative ora arriva quest'altra dai referendum.
Se avesse mantenuto la posizione iniziale di non indicazione del voto, poteva esserlo di meno (lo era comunque perché si abrogano leggi volute da questo governo a parte dettagli). Ma considerando l'indicazione di non andare a votare (secondo me non legittima quanto lo sarebbe stato indicare di votare no), più, soprattutto, tutti i mezzucci utilizzati per far andare male il referendum (non accorpamento con le amministrative, con conseguente maggiore spesa di 350 milioni di euro, divieto di parlarne fino ad un paio di settimane fa ed anche dopo tribune messe in orari impossibili, telegiornali che ne parlavano pochissimo e male, dando anche indicazioni sbagliate sui giorni del voto). Considerando tutto ciò è una sonora sconfitta. 
Questa volta non hanno margini per buttarla in caciara!
Hanno straperso!

Ma più che degli sconfitti vorrei parlare dei vincitori che sono di certo i cittadini.
C'è una giustissima contestazione di tutti i partiti che è esplosa con tangentopoli (ma probabilmente covava anche da prima), che ha cercato rifugio più o meno momentaneo in nuovi o rimodernati partiti, ma che non ha trovato soddisfazione spingendo molti, sempre di più, verso l'astensione. Questa insofferenza verso i partiti, ogni tanto ha avuto manifestazioni visibili: nei girotondini, nell'onda, nel movimento 5 stelle, nel popolo viola, ma non trova rappresentanza vera in nessun partito. Sono persone attente che hanno capito molto della politica, molto più di quanto i politici credano ed altre che vanno dietro sentendo a pelle l'ondata. Sono soprattutto cittadini consapevoli dei propri diritti, stanchi di essere ingannati e strumentalizzati dai partiti, che vogliono fare politica (nel senso alto, più vero della parola) in prima persona, che non vogliono delegare, che si danno da fare per cose concrete, indipendentemente da ideologie e visioni più ampie che ognuno ha personalmente.
Mi pare che prima a Milano e Napoli e poi, soprattutto, con i referendum abbiamo vinto NOI.
Ha vinto ognuno di noi, sia chi si è dato più da fare, chi ha raccolto a suo tempo le firme, organizzato le associazioni, sia chi è tra i molti che ne ha parlato nei blog e su facebook, che è andato ad attaccare i volantini che si era stampato a casa propria, che li ha messi nelle cassette della posta dei vicini, che ha sensibilizzato familiari, amici e colleghi, che è andato a spronali fino al giorno del voto ed anche chi è semplicemente andato a votare. Abbiamo vinto tutti, ma soprattutto abbiamo preso coscienza che SI PUÒ FARE!
Questo mi pare più importante ancora dei risultati raggiunti che già sono importanti!
Non avremo il nucleare in Italia (forse non lo avremmo avuto comunque? magari si, ma a che costo? ci avremmo buttato comunque bei miliarducci, che poi era l'interesse principale di chi lo voleva), i comuni non saranno costretti a svendere ad ogni costo l'acqua (si privatizza anche ora ed io, per esperienza personale, ho visto come non convenga sotto nessun punto di vista, ma i comuni non saranno costretti a farlo e potranno scegliere), i presidenti del consiglio (così in generale ;-) ) avranno meno pretesti per non presentarsi in tribunale quando incriminati.
Dunque ce n'è di che festeggiare, ma soprattutto, credo che sia da festeggiare la presa di coscienza che SI PUÒ FARE, che ce la possiamo fare, che se ci organizziamo con obbiettivi ben chiari e condivisi possiamo prevalere sui partiti affaristi. Saranno loro, poi, a seguire (come è avvenuto ora), se faranno quello che i cittadini gli chiedono.
Come deve essere e come speriamo che sempre più sarà!



24 commenti:

  1. SI PUÒ FARE!!!
    SI CHE SI PUO'!!!
    E riprendo una frase del RAPPORTO CENSIS DI CUI HO PARLATO qualche post fa:

    Forse la pulsione dell’appartenenza alla rete, la risposta compulsiva all’eccesso di offerta di informazioni e di presenza comincia a configurarsi nella forma più strutturata del desiderio, desiderio di riappropriarsi di uno spazio di significato condiviso su cui cominciare a costruire il cambiamento.

    LA RETE, come è capitato nei prospicienti paesi del Nord Africa da gennaio di quest'anno, E' STATA SIGNIFICATIVA PER QUESTI REFERENDUM.

    Poi ho queste mie considerazioni, le piccole considerazioni di una appartenente al "popolo delle pecore", quelli che lavorano e pagano le tasse, quelli che sono stupidi di default, ascoltatori di cazzate mediatiche:

    1)secondo me questi referendum - che non dovrebbero MAI diventare così tecnici perchè non hanno senso in questi termini - SONO STATI UNA RISPOSTA POLITICA, sia al governo e sia all'opposizione;
    2)adesso Governo e Opposizione DEVONO CAMBIARE METODO DI ANALISI E DI PROGRAMMA;
    3)Il Governo prenda atto e lavori nella direzione indicata, l'opposizione lavori alla MAGGIORE COESIONE POSSIBILE e a un programma realistico basato su innovative capacità di esame dello stato di fatto (per esempio non siamo poi così pecoroni);
    4)HA RAGIONE DI PIETRO andare adesso alle elezioni è da suicidio, l'opposizione non è coesa e non ha un programma e ripeto, la risposta politica è ANCHE PER LORO;
    5)PREPARARE IL PROGRAMMA dDI GOVERNO IN MODO UNITO E PRESENTARSI UNITI è l'unico rimedio che vedo contro B. e i suoi servi che sono ancora molto forti e potenti.

    Da questi referendum, EMERGE FORTE LA VOLONTA' DEI CITTADINI, di destra e di sinistra, CHE non ne possiamo più di STRONZATE...
    Per chi vuole conoscere in modo tecnico cosa siano le stronzate vada QUI.

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  2. Speriamo che non facciano finta di niente come al solito , perchè anche se hanno perso continuano a detenere il potere di farci impazzire, e parlo sia del governo che dell'opposizione, oligarchia privilegiata che non vorrà di certo cedere i privilegi e cercheranno di svilirci come fanno sempre, come se avessimo bisogno delle loro competenze per vivere . Quindi, TENIAMO ALTA LA GUARDIA, è appena incominciata.

    Daniele

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  3. Si è proprio così!
    Speriamo che capiscano, che inizino a dare le risposte giuste.
    Ma soprattutto, più che sperare, dobbiamo andare noi a chiederle di persona. Ognuno per quanto può, ma non limitarsi a votare!

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  4. Noi facciamo SEMPRE COSI', anche solo questo piccolo microscopico pezzettino di rete e continuando a lavorare SERIAMENTE.

    Molti di noi hanno pagato questa attitudine ad essere cittadino con blocchi di carriera, licenziamenti e rotture di scatole infinite.

    Lo diremo a tutti che SI DEVE FARE così, sperando che prima o poi tanti facciano come noi.

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  5. Obbie, sono daccordo , per cominciare a contare di nuovo qualcosa non basterà aver votato, e per contare come cittadini dovremo tutti ricominciare a studiare come si fa, perchè se mai abbiamo saputo farlo abbiamo perso la mano, altrimenti ricominceremo in breve a votare un'idea ma a delegare completamente a qualcuno l'attuazione, quindi questo qualcuno si prenderà il potere di modificarla come gli rende meglio, quindi saremo daccapo. Massima umiltà e voglia di lavorare, come sempre, ma con la pretesa di essere parte vera del risultato.

    Daniele

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  6. E' vero Daniela, l'importante è che il prezzo che abbiamo già pagato serva a qualcosa.

    Daniele

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  7. Ciao Daniele, la mia risposta è arrivata insieme alla tua e rispondevo a Daniela, ma in fondo anche a te preventivamente ;-)

    Completamente d'accordo con quello che dici.
    Dobbiamo reimparare (o magari reinventare), come si fa, ma soprattutto esserci, non delegare.

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  8. Sono preoccupato Obbie, non sono certo di sapere come si fa, ma intanto prendiamoci le prerogative di cittadini, poi diamoci da fare

    Daniele

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  9. Qualcuno a te molto vicino ( ;-) ) lo considera un modo troppo ingenuo, ma per me quello che sta facendo il movimento 5 stelle è questo. Perché si cercano di trovare modi per cui chi viene eletto continui ad ascoltare chi lo ha eletto, viene rimesso in discussione, chiunque di noi può farlo, si è tra pari e chi va avanti (perché ha più tempo per farlo, perché è più bravo, comunque sia), dovrebbe continuare ad essere prima di tutto un cittadino che sta lì per un po'. Poi se non basta, se non funziona, inventiamo altro, ma non dovremmo, secondo me, tornare ad affidarci ai partiti, almeno finché i partiti non divengano qualcosa di profondamente diverso da quello che sono ora ed anche allora dovremmo comunque vigilare, come dici tu TENIAMO ALTA LA GUARDIA!

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  10. Io penso che I PARTITI DEBBANO RESETTARSI E RIPARTIRE DA ZERO...

    Soprattutto quello grosso di sinistra, cominciando a prendere a pedate i RALLENTATORI (dalemamassimo per esempio).
    E anche accettando NUOVA LINFA dal popolo, rivedendo quadri e modalità di organizzazione, PREVEDENDO FORME DI AUTOREGOLAZIONE E CONTROLLO.

    Ovvero quello che ha URLATO Grillo (del quale ho l'opinione che abbia fatto un gran lavoro di risveglio, soprattutto utilizzando la rete) è GIUSTO E SACROSANTO, ma lo debbono riprendere a fare i partiti o i movimenti, comunque organizzazioni di cittadini e poi OGNI SINGOLO CITTADINO.

    E l'estrazione a sorte mi pare che l'abbiamo già avuta con B. sennò Carfagne, Bondi, Brambille, Lupi, Coti, Minetti, Meloni, Gasparri e Quagliarielli NON avrebbero trovato altro lavoro.

    L'Italia si merita serietà e competenza, trasparenza e rispetto.

    Basta avvocati che legiferano di paesaggio, basta medici che parlano di economia.

    L'AMORE PER LA COLLETTIVITA' dovrà essere la base di ogni nuovo uomo politico, e la consapevolezza che sia il mestiere più duro e controllato del mondo.

    E spero anche che gli italiani diventino MENO LASSISTI, e che si incazzino PRIMA di arrivare ad avere così grandi problemi che mi permetto di ricordare:

    1) la lentezza della giustizia civile;
    2) università scadenti;
    3) mancanza di concorrenzialità tra pubblico e privato;
    4) doppia realtà del mercato del lavoro, che vede da una parte lavoratori molto garantiti e dall’altra altri molto a rischio;
    5) troppo poche grandi imprese;
    6) qualità della vita sempre più bassa;
    7) infrastrutture in sofferenza;
    8) servizi stiracchiati;
    9) questioni ambientali trascurate;
    10) reddito medio stagnante;
    11) giovani ambiziosi che se ne vanno a frotte e lasciano il Paese nelle mani di un’élite anziana e insensibile;
    12) enorme disprezzo dei politici come nessun'altro in Europa.

    MI SEMBRA CHE UNA ANALISI DEL GENERE CHE HO PRESO PARO PARO DA UN ARTICOLO DELL'ECONOMIST DEL 9 GIUGNO 2011 POSSA ESSERE AL PARTENZA DI UN PROGRAMMA POLITICO SERIO.

    E Draghi aveva detto cose simili.

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  11. Obbie, l'approccio del movimento 5 stelle mi lascia perplesso, l'idea è buona, le modalità di attuazione le trovo un po'troppo aperte a nuove strumentalizzazioni, non vorrei trovare nuovi lupi travestiti da agnelli, è questa l'impressione che ho.Li vedo come un movimento di transizione, in attesa che si formi quel movimento spontaneo consapevole che si verifica quando , permettimi il paragone un po' estremo, dei 'professionisti ' di un'arte si ritrovano a dover collaborare per un fine comune. In realta sono lo scopo superiore e l'onestà intellettuale a fare la differenza, ma l' "esercito" resta sempre un "esercito" nella struttura.Spero di essere riuscito a essere chiaro nel mio pensiero, non vorrei dare adito a polemiche 'militari' che non intendo sollevare e non fanno parte del mio modo di pensare

    Daniele

    Daniele

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  12. Daniela scrive:
    L'Italia si merita serietà e competenza, trasparenza e rispetto.

    Basta avvocati che legiferano di paesaggio, basta medici che parlano di economia.

    L'AMORE PER LA COLLETTIVITA' dovrà essere la base di ogni nuovo uomo politico, e la consapevolezza che sia il mestiere più duro e controllato del mondo.
    ---------
    Perfetto!
    ---------

    Daniele

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  13. Chiarisco l'idea : noi tutti dovbbiamo diventare 'Professionisti nell'essere Cittadini' , ed essere una formazione compatta per il bene comune, ecco quello che volevo dire

    Daniele

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  14. Daniele le perplessità ce le ho anch'io e mantengo aperte contemporaneamente molte ipotesi, per niente lusinghiere. Il rischio di strumentalizzazioni è concreto, quello che arrivino lupi mascherati da agnelli c'è sempre. Però questo fa parte dell'avere gli occhi aperti, intanto mi baso su quello che vedo e per ora va bene. Io non ho avuto tempo di lavorare molto con loro (una riunione ed un banchetto), ma per quel poco che li ho incontrati mi sono piaciuti.
    Le competenze emergeranno ed in parte sta già avvenendo, non riesco ad immaginare niente di più democratico e partecipato.
    Completamente d'accordo poi sul fatto che dobbiamo diventare 'Professionisti nell'essere Cittadini'. Straquoto!

    Daniela, mi pare un buon punto di partenza, aggiungerei trovare un modo equo per far pagare le tasse a tutti e molto meno a chi le paga attualmente e riforme che portino ad una maggiore partecipazione dei cittadina alla vita pubblica (referendum senza quorum, referendum propositivi, obbligo di discutere le leggi di iniziativa popolare ecc.).

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  15. Obbie, per quel poco che li ho conosciuti non mi sono piaciuti , parlano di partecipazione ma in quanto ad essere autocritici non sono un granchè, mi ricordano tanto le riunioni giovanili dove tutti potevano parlare puchè alla fine fossero daccordo con la logica dominante del gruppo ... quindi niente di veramente nuovo . Magari è giusto e normale che sia così , però non riuscirò mai a sentirmi a mio agio in quella situazione

    Daniele

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  16. Referendum Propositivi: potrebbe essere il prossimo passo . come si puo' realizzare?

    Daniele

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  17. CONCORDO CON DANIELE:
    REFERENDUM PROPOSITIVI.

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  18. Grandioso, ragazzi! Una data storica.
    A settimana nuova cercherò di essere più presente, almeno tra i commenti.

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  19. http://neuropolitik.blogspot.com/2011/06/e-litalia-bellezza.html

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  20. Bellissimo l'inno di Neuropolitik
    :D

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  21. Daniele, non so come possiamo arrivare al referendum propositivo (senza quorum)
    e come rendere senza quorum anche quello abrogativo e come rendere obbligatoria la discussione delle leggi di iniziativa popolare.
    Sono strumenti di democrazia diretta che in qualche paese ci sono, ma che da noi vedo difficile.
    Il M5S li vorrebbe, ma avrà mai la forza per farlo?
    Certo cresce, ma quanto può crescere ancora?
    Se si ostinano a voler andare sempre da soli a non voler alleanze con nessuno non si otterrà mai niente.
    Da una parte è giustissimo, se contesti il modo attuale di fare politica, se critichi tutti i politici attuali, se sostieni che si aiutano per mantenere tutti un certo sistema di potere, poi non puoi accordarti con loro.
    Io non sono d'accordo con la drasticità di molte critiche, credo che bisognerebbe fare qualche accordo programmatico, se ci si coalizza con qualcuno che accetta di sostenere almeno parte, almeno le più importanti delle cose che proponi, se per ottenere questo non devi sostenere niente che vada contro i tuoi principi perché non farlo?
    Perché essere contro tutti a priori?
    Allo stesso modo contesto che dica che sono tutti uguali. Posso concordare sul fatto che tutti siano criticabili, che a ben scavare si possa trovare qualcosa che non va in chiunque, ma non bisogna essere manichei, non c'è solo il bianco ed il nero, ci sono peccati veniali e mortali, cose che si possono tollerare ed altre no. Sono tutti differenti, diversissimi.

    Riguardo alle sensazioni avute nei meetup, di serto anche noi non siamo tutti uguali ed è normale che qualcosa possa piacere a qualcuno e non piacere a qualcun'altro, ma considerando che anche Daniela esprime perplessità simili alle tue immagino che fossero diversi anche i meetup che abbiamo frequentato. In fondo sono fatti da persone comuni, in uno ci saranno persone migliori, meglio organizzate, più preparate in altri meno. le dinamiche che lamenti sono piuttosto comuni in un gruppo quando ci sono persone che hanno già condiviso delle posizioni ed altre che si inseriscono, certo dovrebbero anche avere le capacità e la maturità di superarle, ma non è facile.

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  22. Carissimo Obbie, io credo e lo ripeto a ogni piè sospinto che Grillo abbia fatto un'ottima operazione DI RISVEGLIO.
    E soprattutto che abbia smosso attraverso la RETE, e la vittoria dei referendum ne è la prova.
    Il CENSIS, come ho scritto qualche post fa CONFERMA con i dati un futuro fatto di condivisione e comunicazione in rete (un post interessante passato sottofilo...un po' come è stato STRONZATE di cui poi qualcuno si è accorto, ma era un discorso strutturale importante utile per cpaire la realtà).

    QUINDI OK HO CAPITO!!!
    Ma da qui a partito NON VEDO PROSPETTIVE.

    Al suo interno ci sono troppe differenze di modalità di approccio alla realtà, comprensione della medesima ed esperienza di vita (come vedi mi tengo lontana dalla esperienza professionale).

    Differenze che impediscono una comunicazione condivisa che non vada oltre LE GIUSTE INCAZZATURE E CRITICHE AI PARTITI ESISTENTI.

    Per costruire una casa serve un progetto e lì non lo vedo.

    A sinistra (dove immagino di collocare il Movimento di Grillo, sennò spiegami tu dove) CI SONO GIA' TROPPE TESTE, POCA COESIONE uno che spara contro tutti non lo vedo utile allo scopo di RICOSTRUZIONE.

    QUINDI I RISVEGLIATI o riescono a creare consenso sufficiente per costruire un partito organizzato (per esempio convincendo persone come me o Daniele) o prendono strada ed entrano DENTRO I PARTITI DELLA SINISTRA e da lì ricostruiscono.

    E' FACILE CRITICARE, MOLTO MENO FACILE ENTRARE E ALZARSI LE MANICHE (e le dita dalla tastiera dove ci sono i "fascisti" di edu) LAVORARE PROPONENDO DISCUTENDO CON IL FINE OGGETTIVO DI COSTRUIRE UN MODO NUOVO DI FARE POLITICA.

    DI FUFFA NE HO GIA' VISTA, non disperdiamo le nergie che Grillo ha coagulato.

    E se questo lo capiscono a sinistra meglio.
    Attento che però potrebbero essere più veloci a destra (lega???).

    L'essere senza padroni ti rende randagio e prima o poi un randagio trova la cuccia.
    E non so di che cuccia si stia parlando.

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  23. Giustissimi tutti i tuoi allarmi Daniela.
    L'unico punto su cui la vedo un po' diversamente è la mancanza di un progetto che, invece, almeno di massima, c'è. Sarà carente, ma infatti, come dicevo prima non possono certo presentarsi da soli, se lo fanno non vanno da nessuna parte. Se invece trovano modo di concordare un programma con altri, imporranno i punti che ritengono imprescindibili (tra i quelli di certo quelli per la democrazia diretta di cui parlavamo) e ne accetteranno altri di più ampie vedute (ammesso che ci siano).

    Non confondere il blog (la cui funzione principale che tutti riconosciamo è quella del risveglio, poi ci rimane prevalentemente chi non ha di meglio da fare) con i meetup.
    Nei meetup ci sono comunque tutti i rischi che paventavi tu, le differenze tra loro, per cui ognuno potrebbe andare per conto suo, il rischio che molti vadano a cercare altre cucce ecc.
    Non so come andrà a finire. Ho qualche speranza, qualche timore, ma mi regolerò in base agli sviluppi. Sviluppi che dipendono da tutti noi, almeno da tutti quelli che vorranno partecipare. Io purtroppo non ho tempo. Ho provato, ma più di due volte non sono riuscito a liberarmi, (fosse stato 10 o 20 anni fa ci sarei di certo) forse potrò tra qualche anno, ma per ora è così e mi dispiace molto perché mi pare un momento importante.

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  24. E' un momento strategico.
    Soprattutto sull'ENERGIA DA CUI tutto dipende.
    Le scelte energetiche saranno strutturali perchè da lì potrebbe anche ripartre il lavoro che è la prima grande preoccupazione di questo Paese.
    CON GRANDE GIOVAMENTO DI AMBIENTE E SOCIETA'.

    E' giusto che tu, se pensi così dei meetup (che so che sono cosa diversa infatti parlo di risvegliati, ben diversi dai fascisti da blog su quello di Grillo) ti dia da fare in quel senso.
    Alla fine DOVREMO DIVENTARE COESI o perderemo ancora.
    E nel diventare coesi si costruisce un PROGETTO e il futuro dei nostri figli.

    E SI RICOSTRUISCE ANCHE L'IMMAGINE DI UN PAESE FATTO DI GENTE MIGLIORE DEI GOVERNANTI.

    Io ho fatto politica tanto tempo fa, e mi ricordo di tempi belli e impegnati, quando il partito era serio e volenteroso.

    Io credo che quel tipo di organizzazione (partito o movimento) sia l'asse su cui ricostruire l'Italia e a me interessa trovare un luogo dove posso dare il mio contributo senza dover spiegare l'ABC o essere manipolata.

    Un posto dove trovare persone come me, non ignari totali o sognatori perduti. Nel Meetup ho trovato già in fasce il modello SBAGLIATO e soprattutto IL modo sbagliato CHE è QUELLO DI PENSARE DI ESSERE GLI UNICI AD AVERE LA VERITA' IN MANO E A NON VOLER ASCOLTARE.

    INOLTRE TEMO I SEGUACI DI MESSIA VARI & EVENTUALI.

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